Ti è mai capitato di ricevere richieste risarcitorie da parte dei tuoi pazienti oppure dagli stessi enti ospedalieri?
Qualsiasi medico, nonostante l’enorme professionalità, ha un’elevata probabilità di incorrere in una causa di malasanità e nessun medico potrà mai eliminare dalla propria vita questo tipo di rischio.
A tua disposizione ci sono una serie di strumenti da utilizzare per ridurre gli effetti potenziali che possono intaccare il tuo patrimonio.
Hai due strade da seguire:
- puoi sottoscrivere una polizza RCT (responsabilità civile verso terzi) professionale, trasferendo alla compagnia assicurativa i rischi potenziali;
- puoi ridurre la tua esposizione patrimoniale trasferendo ad altri beni specifici.
Mai come in queste situazioni la difesa diventa il miglior attacco.
La fretta è una cattiva consigliera.
La prima cosa che devi ricordare quando sottoscrivi una polizza di responsabilità professionale è quella di non agire in maniera affrettata e, soprattutto, non agire con leggerezza. Per molti anni i medici hanno sottoscritto polizze inefficienti, non sempre comprendendo cosa stessero firmando.
A volte si trattava di polizze offerte dalle associazioni di categoria, standardizzate e raramente mirate agli effettivi bisogni del singolo medico, in cui la sola priorità era quella di pagare il premio più basso.
In realtà, la polizza va studiata con attenzione per verificare che la stessa preveda una tutela legale effettivamente utile a te.
In alcuni casi, è opportuno sottoscrivere una polizza di tutela legale che abbia espressamente la copertura del contenzioso penale, sempre escluso dalla polizza di responsabilità civile professionale.
Gli elementi della polizza RCT
Quando sottoscrivi polizze per la responsabilità civile – professionale, è bene che tu conosca questi 6 elementi:
- Massimale: il massimo esborso che la compagnia assicurativa è disposta a pagare in caso di sinistro.
In genere massimali inferiori a 1 milione di Euro sono da ritenersi inadeguati.
- Franchigia: è l’importo fisso che, in caso di sinistro, resta a carico del medico.
Se la franchigia è pari al 10% e il risarcimento è di 1 milione di €, rimarranno a tuo carico 100.000 €.
- Clausole di esclusione dalla copertura: sono dei casi particolari che portano la compagnia assicurativa a non effettuare il risarcimento.
Alcuni esempi possono essere la mancata acquisizione del consenso informativo o la mancata compilazione della cartella clinica da parte del medico.
- Tutela legale: è auspicabile che ogni medico possa scegliere di persona il proprio legale e perito di parte.
Le compagnie assicurative potrebbero imporre i propri legali che, a loro volta, potrebbero fare gli interessi della compagnia e successivamente quelli del medico.
- Massimale aggregato: è un unico massimale che, in caso di polizze collettive, copre un gruppo di assicurati.
È il tipico caso di convenzioni stipulate da sindacati ed associazioni.
E’ utile nel caso in cui accada che, a seguito di un sinistro molto grave di un professionista, venga esaurito tutto il massimale previsto.
- Validità retroattiva della polizza: tra l’attività sanitaria che ha causato il danno e una eventuale richiesta di risarcimento possono passare anche degli anni e nel frattempo il medico può aver sostituito la vecchia polizza con quella di un’altra compagnia.
Se la vecchia assicurazione non ha la garanzia pregressa si rischia di rimanere scoperti nonostante si sia pagato regolarmente il premio.
Ho parlato con molti medici negli ultimi anni e quasi tutti mi hanno posto la stessa domanda: qual è il momento migliore per proteggere il mio patrimonio?
Queste operazioni vanno pianificate per tempo, prima che accada un eventuale danno o prima che giunga a te una richiesta di risarcimento.
Affidarsi a un consulente patrimoniale, serio e affidabile, diventa quindi una scelta strategia. Grazie alla sua preparazione può aiutarti a comprendere le tue reali esigenze e a negoziare con le stesse compagnie assicurative.
Oltre alla sottoscrizione di questo importante strumento potrai inoltre ridurre gli effetti di questi risarcimenti, proteggendo il tuo patrimonio.
È una strada che necessita l’utilizzo di strumenti previsti dal nostro ordinamento giuridico come le donazioni e i trust. Inoltre sui tuoi beni possono essere creati vincoli come il fondo patrimoniale e il vincolo di destinazione.
Come vedi la protezione passa anche dall’ambito assicurativo.
Non lasciare nulla al caso.
Prevenire è meglio curare!