TRE ESAMI CLINICO-FINANZIARI CHE UN MEDICO DEVE ESEGUIRE 

L’analisi del portafoglio degli investimenti è l’equivalente finanziario di un controllo medico annuale.

Questa pratica consente di stabilire se ciò che si trova al suo interno rispecchia e soddisfa gli obiettivi di un investitore. Un po’ come quando ci si sottopone ad un semplice prelievo di sangue: il medico ottiene una serie di informazioni importanti sulla salute del paziente e sul funzionamento del suo organismo.  Verificare le performance di portafoglio di investimenti diventa quindi il modo migliore per analizzare la situazione attuale ed evitare di incappare in grossi problemi. 

Agire in anticipo per prevenire problemi in futuro

Il consulente finanziario, il medico delle tue finanze, ha il compito di proporti una sorta di esami clinico-finanziari per valutare la solidità del tuo portafoglio. Attraverso il suo approccio razionale e meno emotivo, è in grado di garantirti un punto di osservazione esterno.

Solo così potrà pianificare le migliori strategie di investimento per raggiungere gli obiettivi che ti sei prefissato. Partendo dal tuo benessere finanziario, presente e futuro, ti aiuta a far emergere eventuali debolezze che potrebbero trasformarsi in stati patologici per le tue finanze. 

Le casistiche sono tante: da un mutuo errato, a un fondo inadatto a un’eccessiva focalizzazione degli investimenti. 

Come spesso ripeto ai miei clienti, se ci si muove per tempo attraverso una valutazione complessiva del patrimonio, è possibile correggere eventuali situazioni di fatica e dormire così sonni tranquilli. Serve trovare il giusto equilibrio, soprattutto quando un medico ha rapporti di investimento con più banche e un variegato patrimonio. 

Quando sorgono i problemi e come si affrontano? 

Un portafoglio poco curato è spesso il frutto di scelte fatte senza criterio, che non tengono conto delle tue reali esigenze.  È l’insieme di strumenti finanziari acquistati in modo del tutto casuale, dietro consiglio dell’amico che si crede un esperto di finanza, oppure solo guardando le performance passate. 

Per questo motivo gli investimenti si rivelano quasi sempre inefficienti, con il rischio di causare forti perdite. 

In questi casi le parole d’ordine sono Ascolto e Analisi. 

L’ascolto permette al consulente di immagazzinare più informazioni possibili riguardo alla tua storia e ai tuoi desideri. 

L’analisi del tuo vissuto e dei tuoi progetti per il futuro permette al consulente di pianificare in modo puntuale un portafoglio coerente con il tuo orizzonte temporale, con il tuo grado di rischio, con la tua propensione agli investimenti. 

Se ci pensi bene, è lo stesso modus operandi di un medico: esplorando la storia medica dell’intera famiglia, ricava un quadro clinico il più completo possibile. Grazie a tutte le informazioni raccolte, medico e consulente finanziario, possono procedere ad indicare quali sono gli esami più adatti. 

Gli esami clinico-finanziari

Per collegare i nostri due ambiti, mi sono cimentato nel trovare alcune analogie tra i principali esami di laboratorio in ambito medico e quelli in ambito finanziario. Vediamoli insieme: 

  • Transaminasi epatica: grassi nel fegato = debiti in circolo 

I debiti all’interno di una famiglia possono essere dannosi quanto lo sono i grassi nel fegato, il cui aumento eccessivo è rilevato dalla transaminasi epatica. In ambito finanziario ci sono due indici, definiti rispettivamente di solvibilità e di gestione della situazione debitoria, che aiutano il consulente a valutare la situazione debitoria del proprio cliente. 

L’ indice di solvibilità misura i rischi connessi al rimborso dei debiti in caso di eventi imprevisti e dannosi, come la scomparsa del capofamiglia, percettore dell’unico reddito familiare.  

L’ indice di gestione della situazione debitoria misura l’adeguatezza dei redditi di una famiglia utili a far fronte al rimborso totale dei debiti.  

  • Colesterolo LDL (cattivo) e HDL (buono): colesterolo = rischi del portafoglio. 

Questo esame, che consente di valutare i rischi da un punto di vista cardiovascolare, è strettamente collegato alla propensione al rischio di mercato. 

Nel contesto attuale non è possibile ottenere rendimenti senza volatilità. Avere un elevato valore di colesterolo cattivo indica, negli investimenti, non riuscire a sopportare i tanti rischi legati al portafoglio, mentre un adeguato valore del colesterolo buono permette di accettare la normale variazione dei mercati nel loro complesso. 

Come si affrontano? Non vanno evitati ma, al contrario, vanno gestiti con intelligenza, inserendo la diversificazione nel proprio portafoglio e una puntuale pianificazione temporale. 

  • Proteina C reattiva: sofferenza cardiovascolare = rischi legati al monoreddito 

Come può una famiglia di un medico libero professionista, monoreddito, far fronte al mutuo ipotecario e alle spese mensili se per 6 mesi il medico non esercita la libera professione? Questo indice misura il grado di dipendenza economica dai redditi del capofamiglia e quindi il grado di rischio relativo alla diversificazione economica delle fonti di reddito.  Ecco che, in casi come questi, l’intervento di un consulente patrimoniale è fondamentale per garantire un certo benessere a tutto il nucleo familiare. 

Come avrai capito ci sono tanti aspetti da tener sotto controllo per permettere al tuo patrimonio di godere di una buona salute. 

Il mio consiglio? Valuta attentamente se ciò che compone il tuo portafoglio è funzionale e in linea con i tuoi obiettivi.

Qualcosa non ti convince?

Io e il mio team siamo a tua disposizione per trovare insieme le migliori soluzioni per te e per la tua famiglia.