SOCIETÀ TRA PROFESSIONISTI: COSA DEVI SAPERE?

In ambito medico si sta diffondendo l’esercizio della libera professione attraverso la costituzione di società tra professionisti. Ma da che cosa dipende questa scelta?

Il principale vantaggio è di tipo fiscale, ovvero la Società Tra Professionisti, detta anche STP, consente di ridurre i carichi fiscali e previdenziali dei professionisti che ne fanno parte.

La società tra professionisti, introdotta di recente nel nostro ordinamento, può usufruire di forme societarie collaudate ed esistenti, come le società di capitali (S.r.l o S.p.A.), di persone (s.n.c. o s.a.s.) o come le cooperative.  

Quindi, ad esempio, un urologo, un anestesista e un chirurgo plastico potrebbero esercitare un’attività professionale multidisciplinare, attraverso la costituzione di una STP.

Quali sono i requisiti che devono rispettare le società tra professionisti?

Ecco cinque caratteristiche che devi assolutamente conoscere:

  • Un socio professionista può partecipare ad una sola società tra professionisti. 
  • Si potranno svolgere, in via esclusiva, attività professionali molto diverse tra loro con il divieto di svolgere anche attività commerciali.
  • I soci obbligatori devono essere professionisti regolarmente iscritti ad albi e collegi. Tra i soci possono essere presenti anche non professionisti quali soci finanziatori, che apportano il capitale, e soci d’opera, che realizzano prestazioni tecniche.
  • È obbligatorio stipulare una polizza di assicurazione per la copertura dei rischi connessi alla responsabilità civile per i danni causati ai pazienti. 
  • I professionisti soci dovranno osservare il codice deontologico legato al proprio ordine e la società tra professionisti sarà soggetta al regime disciplinare dell’Ordine a cui risulta iscritta.  

E i vantaggi legati a questo tipo di società?

Da un punto di vista fiscale la Società tra Professionisti produce Reddito d’Impresa.

Pertanto, tale reddito si determina applicando il principio di competenza (e non di cassa come avviene per i medici) ed è assoggettato a IRES, l’imposta calcolata sul reddito delle società, indipendentemente dall’ammontare del reddito.  

Per quanto riguarda il trattamento previdenziale, ossia per il versamento dei contributi all’ENPAM, questi rimangono in capo al medico professionista, sulla base della sua quota di reddito. 

Da un punto di vista giuridico, in caso di inadempimento del socio professionista, la società è responsabile contrattualmente nei confronti della clientela. Questo per il semplice fatto che il conferimento dell’incarico viene attribuito alla società. Successivamente la stessa società, nel caso di danni causati da un socio, potrà rivalersi su di lui.  

Da un punto di vista pratico, infine, non si è assistito ad un grosso sviluppo di questo modello societario probabilmente per i troppi vincoli che devono essere rispettati rispetto alle tradizionali società, quali ad esempio:  

  • La partecipazione ad una sola società tra professionisti da parte di un medico.
  • Si rimane soggetti al controllo dell’ordine professionale.
  • Ci sono vincoli nella pubblicità e l’assoggettamento all’Enpam  

Prima di decidere se la costituzione di una società tra professionisti possa fare al caso tuo, è necessario valutare nel complesso i diversi aspetti – fiscali, previdenziali e giuridici – ad essa collegati.

La cosa fondamentale è quella affidarsi al proprio commercialista oppure a professionisti esperti in materia tributaria e legislativa. Ti aiuteranno nella scelta del modello societario adeguato alle tue reali esigenze e a quelle dei singoli professionisti che vorranno costituire la nuova società insieme a te.