Stimare le pensioni future è sempre difficile per ogni lavoratore, lo è ancora di più per la categoria dei medici che dovranno valutare le prestazioni fornite dall’Enpam con quelle dell’Inps nel caso di medico dipendente del SSN.
Una mancanza di consapevolezza riguardante sia l’importo della pensione che l’età del pensionamento sono talmente generalizzate tali da spingere i due Enti previdenziali ad attivare il servizio “Busta Arancione” dove i medici possono consultare direttamente via web le proprie ipotesi di pensione.
A Tale proposito cercherò di distinguere in questa trattazione i contenuti presenti nel servizio Inps ed Enpam.
INPS:
Andando direttamente sul sito dell’Inps (www.inps.it) per accedere al servizio bisogna essere in possesso del codice Pin o dello Spid (Sistema pubblico di identità digitale) o della CNS (carta nazionale dei servizi).
La prima parte del servizio riporta il riepilogo dei contributi versati con uno specifico dettaglio del periodo, dei contributi utili alla pensione espressi in settimane e della retribuzione presa come riferimento.
Dopo aver evidenziato i contributi effettivamente versati, l’analisi prosegue riportando i contributi “futuri simulati”.
Si vuol dare evidenza delle contribuzioni future stimate dall’Inps sulla base di alcuni criteri di calcolo che si devono conoscere:
- si ipotizza l’assenza l’assenza di periodi d’inoccupazione fino al momento della pensione;
- si stima un incremento annuo del reddito da lavoratori dipendente del 1,5%;
- si ipotizza una crescita del PIL pari a 1,50% su base annua utilizzato per la rivalutazione dei montanti contributivi.
La parte definita “previsione della pensione” è la parte più interessante vista la concretezza di ogni medico.
Sono riportati la data di pensionamento, l’importo della pensione mensile lordo, l’ultima retribuzione lorda stimata e il tasso di sostituzione lordo che esprime il rapporto percentuale tra l’importo della pensione e l’ultima retribuzione percepita.
ENPAM:
La cassa previdenziale riservata alla categoria dei medici ha attivato la funzione “Busta arancione” direttamente sulla propria area riservata.
In riferimento alla quota A l’ammontare dei contributi sono legati all’età anagrafica e non in base a quanto si guadagna.
Le ipotesi di pensione distinguono la pensione di vecchiaia da quella anticipata.
Per i medici che svolgono la libera professione quindi obbligati a pagare anche la quota B vengono fatte tre diverse ipotesi di pensione.
La prima considera l’evoluzione dei redditi futuri pari alla media dei redditi percepiti fino a quel momento.
Nella seconda ipotesi si considera il reddito futuro pari a quello medio degli ultimi 3 – 5 anni.
Nell’ultima ipotesi si stima che il medico manterrà sino alla pensione il reddito dell’ultimo anno.
A tale proposito l’Enpam ha previsto una quarta ipotesi di simulazione della pensione che considera l’importo della rendita pensionistica al netto dell’indennità in conto capitale di cui si vuole beneficiare.
La pensione del medico è una parte di un puzzle la cui immagine complessiva prima di questi servizi era difficile da focalizzare. Ora grazie a queste informazioni il medico riesce a delinearla in maniera più precisa.
Ma soprattutto grazie a questi dati ogni medico potrà pianificare in maniera migliore il proprio futuro previdenziale, decidendo di integrare la propria pensione attraverso il riscatto della laurea o integrando la rendita con l’adesione ad una forma di previdenza complementare.