COME PUÒ UN MEDICO PROTEGGERE IL PROPRIO PATRIMONIO?

Quella dei medici è, una delle categorie più esposta a rischi, sia in sede civile che penale, strettamente connessi allo svolgimento della professione. 

Qualsiasi medico, nonostante l’enorme professionalità, ha un’elevata probabilità di incorrere in una causa per malasanità.

Ho condotto di recente un’intervista su un campione di cento medici chiedendo loro  quale fosse la preoccupazione più grande durante lo svolgimento della professione: il 90% degli interpellati ha risposto allo stesso modo: 

“ciò che allarma non è tanto il possibile esito negativo di un procedimento giudiziario, bensì la richiesta di risarcimento economico e, soprattutto, la sua copertura finanziaria.” 

Che cosa può fare un medico per ridurre questo rischio ed evitare per esempio che la serenità della sua famiglia possa essere messa seriamente in pericolo? 

Partiamo da una semplice considerazione: nessun medico potrà mai eliminare dalla propria  vita questo tipo di rischio ma può almeno ridurre gli effetti potenziali sul proprio patrimonio. 

Due sono le possibilità che ha: 

  1. Sottoscrivere una polizza rct (responsabilità civile verso terzi) professionale trasferendo alla compagnia assicurativa i rischi potenziali; 
  1. Ridurre la sua esposizione patrimoniale trasferendo ad altri beni specifici. 

Partiamo dalla strada numero uno.

Per molti anni i medici hanno sottoscritto polizze inefficienti non sempre comprendendo cosa stessero firmando.  

A volte, si trattava di polizze offerte dalle associazioni di categoria, polizze standardizzate e raramente mirate agli effettivi bisogni del singolo medico, in cui la priorità era pagare il premio più basso. 

In realtà, la polizza va studiata con attenzione per verificare che la stessa preveda una tutela legale effettivamente utile al medico. 

In alcuni casi, è opportuno sottoscrivere una polizza di tutela legale che abbia espressamente la copertura del contenzioso penale, sempre escluso dalla polizza di responsabilità civile professionale. 

Questa soluzione è migliorativa di qualsiasi garanzia aggiuntiva o estensiva della polizza principale. 

Altro punto da verificare è che la polizza non preveda franchigie, esclusioni e massimali tali da rendere effettivamente poco utile la copertura. 

Ecco l’importanza di affidarsi a un consulente patrimoniale serio e affidabile che sia in grado di comprendere le reali esigenze del medico e negoziare anche con le stesse compagnie assicurative. 

La seconda strada necessita dell’utilizzo di strumenti previsti dal nostro ordinamento giuridico come le donazioni e i trust.  

Possono  inoltre essere creati sui nostri beni vincoli come il fondo patrimoniale e il vincolo di destinazione. 

Sarà mia premura nelle successive pubblicazioni passare in rassegna i singoli istituti per capire le implicazioni per il medico ma soprattutto la stessa famiglia in cui questo è inserito. 

Ho parlato con molti medici negli ultimi anni e quasi tutti mi hanno posto sempre la stessa domanda: qual’ è il momento migliore per proteggere il  mio patrimonio? 

Queste operazioni vanno pianificate in tempo, prima che si sia commesso un eventuale  danno o che arrivi una richiesta di risarcimento.  

Resta scontato che se si ricorre a questi strumenti troppo tardi  non vi è alcuna possibilità di parlare di tutela patrimoniale  per quel singolo caso  ma semplicemente di tentativi disperati.

“Non serve predire la pioggia ma conta saper costruire l’arca”.  

Sono le parole dette non da un medico ma da Warrent Buffett uno dei più importanti investitori al mondo, parole che spero facciano riflettere ogni medico su quello che può essere fatto per tutelare il proprio patrimonio costruito attraverso anni di duro lavoro.