I DUE NUMERI CHE OGNI MEDICO DOVREBBE CONOSCERE

Se prendessimo un campione di persone e chiedessimo loro qual è il primo numero che gli viene in mente pensando alla parola “medico”, a tutti verrebbe in mente il numero 33.

Quando il medico ci visita, durante il controllo del torace con lo stetoscopio solitamente ci chiede “dica 33”.

Questo lo fa poiché la vibrazione prodotta dalla parola 33 rende più semplice la diagnosi di eventuali problemi respiratori.

Gestendo il patrimonio di molti medici in Italia, se mi chiedessero quali sono i due numeri importanti che ogni medico dovrebbe conoscere per la gestione del denaro non avrei dubbi: il 30 e  il 72.

Secondo la mia esperienza 30 è in percentuale il tasso di risparmio dal reddito netto che consiglio ai miei assistiti di accantonare ogni anno

Se come medico guadagni 50.000€ netti all’anno, ogni anno dovresti essere in grado di risparmiarne almeno 15.000€. 

Risparmiare il 20% è la regola generale invece per la maggior parte delle persone non rientranti nella categoria dei medici.

Vi voglio spiegare la  regola del 50/20/30, suggerita dalla rivista americana Forbes e messa a punto da Elisabeth Warren, professoressa di Harvard e senatrice degli Stati Uniti per lo stato del Massachusetts.

La Warren che aveva il compito di stabilizzare l’economia e salvare il sistema finanziario distrutto dalla crisi, sosteneva che si dovrebbe riservare il 50% del budget ai beni di prima necessità come mutuo, affitto e cibo, il 30% per le spese discrezionali e il 20% per i risparmi.

I medici in genere iniziano a lavorare tardi diventando stabili economicamente solo tra i 30 e 35 anni e per questo devono risparmiare una percentuale maggiore del loro reddito. 

Secondo la mia esperienza ventennale con i medici questa è la percentuale ideale per avere la possibilità di raggiungere l’indipendenza finanziaria prima di essere troppo anziani per goderne. 

L’altro prezioso numero che ogni medico deve tenere bene in mente è il 72.

Questo numero ci da infatti un’ idea di come i nostri soldi possano lavorare nel tempo.

Viene anche chiamata la “Regola del 72” che si basa sulla seguente formula matematica : 

72 = R x T 

R è il tasso di interesse medio annuo e T è il tempo espresso in numero di anni necessario a raddoppiare il capitale. 

Questa regola di grande interesse pratico serve per stimare rapidamente il numero di anni necessari per raddoppiare una somma di capitale con un dato tasso di interesse annuale.

Un esempio concreto può aiutare a capire il tutto:

R: 3% (tasso annuo di interesse).

Il tempo T necessario al raddoppio del capitale sarà di 24 anni (72/3).

Al contrario avendo a disposizione 18 anni per far lavorare i nostri soldi, il tasso di interesse

annuo necessario per il raddoppio del nostro capitale sarà del 4% (72/18).

Cosa i medici possono imparare da questa semplice regola? 

La prima è di sfruttare il fattore tempo in modo da far lavorare l’interesse composto reinvestendo i guadagni annuali. 

Questo è un invito soprattutto per i medici più giovani, anche chi sta facendo la specializzazione può iniziare infatti ad accantonare risparmio sfruttando il fattore tempo.  

La seconda considerazione è per i medici con più esperienza che hanno 45/50 anni e che ancora non hanno fatto nessun piano serio da un punto di vista finanziario. 

A questi direi di non preoccuparsi in quanto hanno ancora una carta da giocare: incrementare il rendimento del portafoglio investendo anche in operazioni più rischiose legate ai mercati azionari, alle valute e alle materie prime.

Passare da un rendimento annuo del 3% al 6% significa dimezzare i tempi di raddoppio del capitale che passano da 24 anni a 12 anni. 

Spero che questi 2 semplici numeri ti abbiano fatto riflettere su che cosa considerare quando prendi importanti decisioni finanziarie.