Prevenire è meglio che curare. E’ solo luogo comune?
Ogni progetto di vita che vogliamo realizzare deve tener conto di queste semplici parole in quanto i compagni di viaggio che ci accompagneranno potrebbero fare la differenza. Affidarsi ad un valido medico diventa fondamentale in quanto è in gioco una “relazione” che tocca la nostra sfera personale.
La salute fisica, infatti, è ciò che ci permette di realizzare qualsiasi disegno abbiamo pianificato per il nostro futuro.
La scelta del medico è quindi importante perché il paziente deve sentirsi a proprio agio e non deve provare imbarazzo nell’esporre i suoi problemi.
Che cosa accade quando sono i medici a dover scegliere un valido aiuto per la propria salute finanziaria? Come individuare un consulente finanziario competente?
Anche una buona salute finanziaria consente alle persone di raggiungere gli obiettivi stabiliti e di ottenere un benessere futuro.
La chiave per un buon rapporto medico-consulente sta nell’adattamento della personalità e nel mantenere aspettative realistiche.
Prevenire è meglio che curare, in questo frangente, è fondamentale.
Come scegliere in maniera attenta e consapevole?
Queste 5 linee guida potrebbero aiutarti a prendere la tua decisione nel miglior modo possibile:
Comprendi come viene pagato il tuo consulente patrimoniale
Capire come viene pagato il consulente ti aiuterà a comprendere i loro conflitti di interesse. Esistono 3 modelli:
Commissioni di sottoscrizione
Il consulente viene pagato quando ti vende un prodotto. Queste commissioni emergono quando sottoscrivi un prodotto, in quanto i tuoi soldi vengono investiti al netto delle commissioni di sottoscrizione. Nel caso di Sicav (società di investimento a capitale variabile) e di fondi comuni, le commissioni oscillano dallo 0,50% al 3% (tetto massimo che consiglio di spendere per gli investimenti azionari più rischiosi). In questi giorni ho avuto la possibilità di analizzare i contratti assicurativi di un medico che, in maniera inconscia, ha pagato fino al 15% per la sottoscrizione dei prodotti. Sui contratti assicurativi, in genere, queste commissioni non vengono esplicitate in maniera diretta. È nell’interesse del consulente finanziario che paghi i carichi più elevati possibili e, sfortunatamente, i peggiori investimenti offrono le commissioni più alte.
Commissioni di gestione
Per quanto riguarda le commissioni di gestione, prelevate solo per il fatto di aver delegato la gestione del denaro, queste possono variare a seconda del tipo di prodotto che viene scelto. Nel caso di Etf (gli strumenti più elementari per la gestione del risparmio) oscillano tra lo 0,2% e lo 0,7% annuale. Se si utilizzano Sicav e fondi, a seconda del grado di rischio (monetario, obbligazionario, bilanciato, azionario) possiamo avere commissioni crescenti che possono partire dal 1% fino a un massimo del 3%. Nel caso in cui vengano utilizzati i prodotti che oso definire “scatola” (perché all’interno hanno etf, fondi, sicav e titoli), il costo del contenitore esterno può arrivare anche al 5% annuo.
Modello della consulenza evoluta o fee only:
In questo caso il medico paga una % di consulenza annua fissa che può oscillare tra lo 0,5% e il 2% e il consulente è libero di utilizzare i migliori prodotti che il mercato gli mette a disposizione e non quelli più costosi che gli garantiscono una maggiore retrocessione. In questo modello, come pure nelle operazioni di switch e di spostamento tra i singoli prodotti, non vengono applicate commissioni di sottoscrizione. Il modello maggiormente utilizzato dal sistema è quello delle commissioni di ingresso e gestione ma sta via via perdendo importanza a favore del modello fee only.
Il mio consiglio è quello di chiedere al tuo consulente quanto è il costo globale della gestione per capire, fino in fondo, se ti sta garantendo un servizio adeguato.
In genere consiglio modelli di servizio con costi sostenibili che al massimo possono arrivare al 2,5%.
Il 95% dei consulenti patrimoniali non è specializzato per i medici
A differenza della medicina, dove generalmente è presente un livello base di competenza e la maggior parte dei medici è molto qualificata, molti consulenti finanziari approcciano il mercato in maniera generalista, senza conoscere in maniera approfondita tutte le problematiche fiscali, previdenziali, assicurative, di protezione del patrimonio dell’intera categoria dei medici. Assicurati di avere dei feedback da parte dei clienti riguardo al consulente che hai individuato.
Ci sono pochissimi consulenti finanziari che sono anche consulenti patrimoniali, che possono quindi aiutarti con la protezione del patrimonio, la pianificazione fiscale, successoria, oltre che con la pianificazione finanziaria e che conoscono il sistema previdenziale dei medici in maniera approfondita. Sarebbe opportuno affidarsi ad un consulente patrimoniale che ha una rete di professionisti (avvocati, commercialisti, assicuratori) che ti consente di indirizzarti nella giusta direzione per una corretta pianificazione patrimoniale.
Avere una visione realistica di ciò che fa effettivamente un consulente patrimoniale
Il ruolo di un consulente non è quello di aiutarti a battere il mercato o di prevedere il futuro. Nessuno è in grado di farlo anche se potresti trovare consulenti che potrebbero provare a convincerti del contrario.
Il ruolo di un consulente è quello di aiutarti ad impostare – e mantenere nel tempo – un piano di investimento adeguato, sapendo quando apportate le giuste modifiche.
I cambiamenti dovrebbero essere impostati in reazione alle differenze nelle circostanze della tua vita, non in base alle oscillazioni dei mercati finanziari. Gestire il tuo comportamento finanziario non produttivo ma è il più grande vantaggio di un consulente finanziario. I migliori pianificatori lo fanno non solo tenendoti per mano durante le crisi, ma in primo luogo progettando un piano appropriato e istruendo continuamente i clienti su di esso.
La relazione con il tuo consulente patrimoniale è d’affari e non personale
Incontro ancora troppi medici che scelgono il consulente solo perché è un amico di famiglia a cui non si può dire di no. La gestione e protezione del patrimonio del medico è troppo importante per essere affidata alla prima persona che si presenta, solo perché si ha un rapporto di amicizia. Immagino che come medico non consiglieresti mai ai tuoi pazienti, che hanno bisogno di un delicato intervento chirurgico, di affidarsi al primo medico chirurgo che si incontra solo perché c’è un rapporto di familiarità e di amicizia.
Affidarti a un consulente patrimoniale non ti assolve dal conoscere gli argomenti finanziari
Che ti piaccia o no, avrai comunque bisogno di leggere almeno una manciata di libri sull’argomento. Questo ti permetterà di tenerti al passo con i nuovi sviluppi nel corso degli anni. Un buon consulente ti fornirà un’istruzione, ma devi ancora sapere come parlare la loro lingua. Ma soprattutto devi fare il possibile per capire perché vengono fatte certe scelte e mettere in agenda almeno 2 incontri all’anno con il tuo consulente. Ci sono ancora troppi medici che spingono ad incontrarmi in ospedale o in studio, a volta in maniera sbrigativa, tra una visita e l’altra.
Recentemente un medico voleva ricevermi in piedi, nella sala di aspetto dell’ospedale, tra un susseguirsi di persone e altri colleghi. Mi sono rifiutato spiegandogli che, a parti inverse, il medico gastroenterologo non avrebbe mai voluto visitare i pazienti in mezzo ad una corsia ospedaliera, senza un minimo di privacy ed attenzione.
Scegliere un bravo consulente patrimoniale richiede la stessa cura e dedizione della scelta di un ottimo specialista medico.
La mission del progetto MoneyDoc è proprio questa, prendersi cura della salute del patrimonio dei medici con la massima professionalità ed attenzione.
Ecco perché Prevenire è meglio che curare. È importante scegliere, sin da subito, in maniera attenta e consapevole, piuttosto che ritrovarsi in seguito a lamentarsi di una pessima gestione della propria salute finanziaria.
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