TFS E TFR: CHE DIFFERENZA C’E’ PER IL MEDICO DIPENDENTE DEL SSN?

Recentemente ho incontrato un importante dirigente medico ospedaliero che, per sopraggiunti limiti di età, lascerà la struttura pubblica ospedaliera ricevendo così il diritto di incassare la liquidazione.   Un luminare dedito al suo lavoro, attento e scrupoloso nella gestione della struttura ma poco informato in merito alla sua uscita dal mondo del lavoro.

A quanto ammonta la liquidazione che dovrebbe incassare? Quali sono i tempi dell’incasso?

Queste sono le prime domande che mi ha posto durante il nostro appuntamento, alle quali ho risposto in maniera dettagliata ma semplice. D’altronde questo è lo scopo del progetto MoneyDoc: prendersi cura della salute del patrimonio dei medici aiutando in maniera proattiva tutti i medici che hanno bisogno della mia consulenza.  

Devi sapere che ogni aspetto legato alla tua sfera lavorativa non può essere ignorato oppure sottovaluto: tutto deve essere tenuto in considerazione per evitare brutte sorprese. Per questo motivo ho deciso di condividere con te cosa ho consigliato a questo dirigente.

Il medico in questione mi spiega che è stato assunto con contratto a tempo indeterminato prima del 31 Dicembre 2000, maturando il diritto di ricevere il Trattamento di fine servizio (TFS) dopo 40 anni di contribuzione.  

Più precisamente l’indennità di TFS per i dipendenti del SSN è definita indennità premio di servizio (IPS) e spetta ai medici che non hanno optato per il fondo pensione di categoria Perseo Sirio.  

Faccio subito una specifica: nel caso di contratto a tempo indeterminato stipulato dopo il 31 Dicembre 2000, questo medico avrebbe percepito il diritto al Trattamento di fine rapporto (TFR) – anziché il TFS – con una tassazione finale più penalizzante. 

Per aiutare il dirigente ho cercato di fare un conto approssimativo riguardo la sua liquidazione, prendendo come riferimento la formula di riferimento per il calcolo dell’IPS.  

IPS = 1/15 x 80% Ultima retribuzione annua utile per anni di servizio

Nel caso del medico abbiamo:  

1/15 x 80% x 100.000 € x 40 = 213.000 € Lordi.  

Fortunatamente, grazie alle mie spiegazioni, il medico scopre una piacevole sorpresa: essendo stato assunto prima del 31 Dicembre 2000, si ritrova in regime di TFS e non di TFR. Questo gli consente, da un punto di vista fiscale, un grande vantaggio finale.  

D’altronde siamo in Italia e la tassazione nel passaggio dal lordo al netto fa sempre paura visto che il nostro è uno dei paesi con la tassazione più elevata al mondo.

La tassazione dell’IPS comporta un abbattimento dell’imponibile del 40,98%, con l’importo residuo che è assoggettato a tassazione separata ad aliquota media calcolata sul reddito di riferimento.

Al contrario, per gli assunti dopo il 31 Dicembre 2000 che percepiranno il TFR, questo abbattimento non è previsto.  

Perciò, per il nostro dirigente, l’importo soggetto a tassazione sarà di circa 125.000 € (213.000 € abbattuto del 40,98%).  Considerando un’aliquota media del 35% sul reddito di riferimento, le tasse da pagare saranno di circa 43.700 € (il 35% di 125.000 €).  

L’importo netto incassato sarà di circa 169.000 € circa (213.000 € – 43700 €).  

Mi rendo conto che queste cifre siano solamente delle stime, ma ti posso assicurare che queste proiezioni hanno permesso al medico di avere una prima sommaria idea. E di essere pienamente contento e soddisfatto di questa informazione.

Credeva però di poter incassare tutto il “gruzzoletto” entro pochi mesi.  

Purtroppo le sue aspettative sono state disattese: prima di incassare l’intera cifra, dovrà attendere 2 anni.  

Ecco come si svolge l’iter della liquidazione: le prestazioni del TFS sono corrisposte di ufficio e non serve presentare istanze particolari per accedervi.  L’importo viene corrisposto in 3 rate annuali nel caso in cui l’ammontare complessivo lordo sia superiore a 100.000 €. In tal caso la prima e la seconda rata sono pari a 50.000 € e la terza è pari alla quota rimanente. La seconda e la terza tranche verranno liquidate rispettivamente dopo 12 e 24 mesi dalla decorrenza del diritto al pagamento della prima rata.  

Il consiglio che mi sento di dare ad ogni medico, dipendente del SSN, è quello di fare una prima simulazione per capire a quanto ammonterà la tanto sospirata liquidazione, almeno cinque anni prima dalla data di pensionamento.

Programmare l’uscita dal mondo del lavoro è un momento importante che va gestito anzitempo, soprattutto grazie all’aiuto di figure professionali esperte.

Se anche tu vuoi vivere serenamente il tuo pensionamento e goderti con pienezza questa nuova fase della tua vita non ti resta che metterti in contatto con noi di MoneyDoc. Sapremo individuare le soluzioni su misura per te!