PREVENIRE È MEGLIO CHE CURARE…ANCHE PER IL PROPRIO PATRIMONIO

Chi non ha a cuore il tema della protezione del patrimonio? È indubbio che, per la categoria dei medici, questo sia un aspetto molto delicato, da non sottovalutare.

Un medico, infatti, è un professionista soggetto a un elevato rischio derivante dal proprio lavoro. 

Per questo motivo, se è vero che la quasi totalità dei medici è consapevole di questo fattore rischio, è altrettanto vero che sono ancora pochi quelli che adottano strumenti per proteggere il loro patrimonio.

Cosa può fare quindi il medico per proteggere il proprio patrimonio? 

Ecco 3 suggerimenti da adottare:

  • Fare un’analisi del patrimonio e del profilo di rischio – È opportuno che il medico effettui con il proprio consulente patrimoniale un’analisi accurata del proprio patrimonio e del profilo di rischio derivante dalla propria specializzazione.
  • Pianificare le esigenze alla base della protezione e gli sviluppi futuri – dopo l’analisi, è fondamentale per il medico comprendere quali sono le esigenze future alla base dell’attività di protezione. Ogni caso è una storia a sé quindi è necessario prestare la massima attenzione a questo aspetto.
  • Scelta degli strumenti più idonei – Dopo un’accurata analisi e una puntuale pianificazione si procederà alla scelta degli strumenti più idonei in relazione al tipo di patrimonio, al profilo di rischio e agli scopi da raggiungere.

Quando incontro i medici che si rivolgono a me con l’obiettivo di proteggere i propri beni e quelli della propria famiglia, mi trovo di fronte a questi scenari:

  • C’è il medico convinto che la propria polizza a copertura del rischio professionale lo salverà da qualsiasi richiesta di pagamento.
  • C’è il medico inconsapevole del rischio che grava sul suo patrimonio personale.
  • C’è il medico che ha deciso di voler proteggere i propri beni utilizzando un fondo patrimoniale.

Che differenza c’è tra questi diversi approcci?

Nel primo caso è fondamentale spiegare al medico che la polizza non è idonea ad offrire una protezione completa, soprattutto per quel che riguarda il patrimonio personale.

Nella seconda ipotesi, di fronte ad un medico non consapevole, è necessario adottare un atteggiamento deciso e perentorio: non avere alcuna protezione patrimoniale significa lasciare i propri beni (e spesso quelli dei propri cari) in balia del caso o di qualsiasi “incidente di percorso” dal punto di vista professionale.

Infine, nella terza opzione, la scelta del fondo patrimoniale, sembrerebbe offrire uno spiraglio al medico che desidera proteggersi. 

La sua caratteristica principale è quella di destinare determinati beni (immobili, mobili registrati, titoli di credito) a un patrimonio separato che mira al soddisfacimento dei bisogni della famiglia. 

Il fondo può essere istituito solo da persone con vincolo di matrimonio e dura finché il matrimonio è in vita. Si interrompe per morte di uno dei due coniugi o per divorzio, ma è prevista anche la cessazione volontaria per mutuo consenso dei coniugi.  

Questo strumento viene costituito attraverso un atto pubblico notarile e la sua registrazione può avere un costo contenuto tra i 1.000 € e i 2.000 €. L’amministrazione dei beni inseriti nel fondo spetta congiuntamente ai due coniugi e ogni mutata composizione del patrimonio del fondo va formalizzato per atto pubblico e annotata nell’atto di matrimonio. 

Una volta che il fondo viene costituito i coniugi non possono disporre dei beni conferiti per scopi estranei agli interessi della famiglia. Allo stesso modo i creditori dei coniugi per scopi estranei ai bisogni della famiglia possono avanzare pretese sui beni oggetto del fondo patrimoniale. 

Vediamo un esempio.

Il Dr. Volpi è sposato con la Sig.ra Frosio ed hanno due figli, Luca e Matteo. Il Dr. Volpi possiede una casa di proprietà in cui attualmente vive con tutta la sua famiglia. Decide quindi di destinare questa casa proprio ai bisogni della famiglia e, pertanto, la separa dal patrimonio personale costituendo un fondo patrimoniale e mettendola al Suo interno. In questo modo gli eventuali creditori del Dr. Volpi non potranno pignorare la casa proprio perché inserita nel fondo patrimoniale. 

Tra i principali pregi di questo istituto giuridico è che essendo un istituto previsto dal codice civile, ormai da vari anni se ne conosce ogni caratteristica ma soprattutto si conosce la tenuta in casi particolari di attacchi da parte di creditori. Se volessimo trovare un difetto è che presuppone un matrimonio e non può essere utilizzato da persone non coniugate. 

Ma per godere appieno degli effetti protettivi del fondo patrimoniale ogni medico deve muoversi con anticipo prima che sia notificata una richiesta di risarcimento danni.

Insomma, prevenire è meglio curare, anche quando parliamo di patrimonio!