Errare humanum est cita una famosa locuzione latina.
Per quale motivo? Semplice.
Questa espressione si usa per attenuare la gravità della colpa per gli errori commessi: commettiamo errori inevitabilmente – e continuamente – perché sbagliare è umano e fa parte della nostra natura.
Né il medico né il consulente finanziario possono sottrarsi a questa dinamica.
Se penso alla mia professione di consulente finanziario, ad esempio, so che posso commettere errori quando costruisco portafogli di investimento non basati completamente su basi scientifiche o sulle reali esigenze del mio cliente.
Ma cosa accade in ambito medico?
In questo caso l’errore è qualcosa di diverso, può lasciare un segno profondo in quanto è collegato a stretta mandata con la vita delle persone.
D’altronde tutti sappiamo che la medicina non è una scienza esatta.
Questo significa che qualsiasi intervento comporta un certo grado di rischio: di fatto il rischio zero (come in gran parte delle attività umane) non esiste.
In alcune condizioni, però, il pericolo di errore cresce in maniera esponenziale: i reparti di ortopedia, chirurgia, pronto soccorso, ostetricia e ginecologia si sono rilevati contesti particolarmente a rischio di errore.
E quindi cosa fanno i pazienti?
Questi “eventi avversi” spingono gli utenti a ricorrere sempre più frequentemente al tribunale: sono circa 12 mila le cause pendenti, per una richiesta di risarcimento danni pari a circa 2,5 miliardi di euro.
Perciò più cause vengono avviate, maggiori saranno i costi che gli ospedali dovranno sostenere per il pagamento delle polizze assicurative.
Essendo un uomo di numeri ti fornisco alcuni numeri che ho recuperato consultando le sentenze della Corte dei Conti.
Euro 190.000 €
“Sinistro da sofferenza ipossica fetale conseguente a ritardato espletamento di parto operativo da cui sono scaturiti gravi esiti invalidanti per il neonato”
Euro 210.000 €
“Errata refertazione di risonanza magnetica conclusa nel senso di una recidiva tumorale piuttosto che di ascesso cerebrale con il paziente che ha visto aggravarsi il proprio stato di salute tanto da dover essere sottoposto a distanza di poco più di un mese ad intervento neurochirurgico con conseguenze invalidanti”.
Euro 260.000 €
“Danno arrecato al paziente da una gravissima lesione del nervo ascellare, per uno stiramento intraoperatorio delle corde del plesso brachiale nella sede anatomica di passaggio sotto la coracoide e per un trauma diretto determinato dalla vite di sintesi”.
Gestendo il patrimonio finanziario di alcune decine di medici in Italia posso fare una fotografia del medico “medio” che seguo in termini di cura e tutela del patrimonio nella sua globalità.
Faccio quindi un’analisi, una stima sia in termini di età sia di patrimonio finanziario.
Perciò ti parlo del Dr. Balanzone, età media 58 anni, patrimonio finanziario di circa 350.000 €.
Una sola richiesta di risarcimento di 200.000 € può intaccare più della metà del patrimonio finanziario accumulato in quasi 30 anni di onorata professione
Il nostro ordinamento giuridico non ti lascia scampo. L’art. 2740 del nostro codice civile cita: “il debitore risponde dell’adempimento delle obbligazioni con tutti i suoi beni presenti e futuri. Le limitazioni della responsabilità non sono ammesse se non nei casi stabiliti dalla legge”.
Che tipo di applicazioni può avere per il medico? Se nell’ambito della sua prestazione professionale il medico provoca un danno ad un paziente ne risponde con il suo patrimonio presente e futuro.
Come medico sai che ogni giorno stai camminando sul filo del rasoio e la professionalità acquisita sul campo potrebbe non essere sufficiente a tutelare l’integrità professionale e patrimoniale.
Ti voglio dare anche una bella notizia però, che puoi ritrovare nella seconda parte dell’art. 2.740 c.c.
Ci sono soluzioni per proteggere il proprio stipendio e patrimonio.
Ma, come nel caso di chi si dovrebbe rivolgere a un medico specialista in caso di bisogno, così ogni medico che ricerca strategie di protezione patrimoniale dovrebbe cercare un consulente esperto che sfrutti a vantaggio del professionista tutte le soluzioni offerte dal nostro ordinamento.