LA PREVIDENZA COMPLEMENTARE PER IL MEDICO: IL FONDOSANITA’

Il sistema previdenziale italiano non naviga in acque tranquille e questo non offre alcuna certezza in merito al futuro delle pensioni pubbliche: probabilmente ciò che verrà erogato non sarà adeguato a quanto stai versando nel corso del tuo lavoro.  Ci hai mai pensato? 

Dopo anni di sacrifici, turni stressanti ed esborsi economici in termini di contributi, scoprire che la tua pensione futura potrebbe non garantirti l’attuale tenore di vita, risulterebbe frustrante. Correre ai ripari è, pressoché, doveroso.  Si, ma come? 

Il miglior modo per arginare questa situazione è quello di cercare di “integrare” il tuo assegno pensionistico con i Fondi Complementari ai quali potrai aderire in maniera del tutto volontaria, senza alcun obbligo. 

La previdenza complementare si suddivide in: 

INDIVIDUALE (Polizze assicurative bancarie, ecc.) 

COLLETTIVA (Fondi pensione). 

Per la categoria dei professionisti sanitari è stato creato FondoSanità, uno strumento che garantisce una copertura previdenziale integrativa, sostenuta da importanti benefici fiscali. 

FondoSanità: di cosa parliamo

FondoSanità è un fondo chiuso, in quanto limitato alla categoria degli operatori sanitari.  Vi possono aderire i medici e gli odontoiatri iscritti all’ENPAM, gli infermieri iscritti all’ENPAPI, i farmacisti iscritti all’ENPAF, gli infermieri professionali, gli assistenti sanitari e le vigilatrici di infanzia iscritti alla Federazione Nazionale dei Collegi IPASVI, i veterinari iscritti S.I. Ve. nonché i soggetti fiscalmente a carico degli iscritti a questo Fondo.  I contributi versati a FondoSanità sono liberi e volontari, pertanto decidi tu quanto e quando versare. 

Ricorda solo che l’entità dei versamenti determina il livello della rendita pensionistica. 

Valuta quindi l’opzione di calibrare la contribuzione in base al ritorno che desideri assicurarti al momento del pensionamento, controllando nel tempo l’andamento del tuo piano previdenziale, per apportare eventuali modifiche o integrazioni. 


Qual è l’obiettivo di FondoSanità

FondoSanità è stato creato per consentire agli operatori sanitari di percepire una pensione complementare (definita rendita) che va ad aggiungersi alla futura pensione che verrà erogata dagli istituti previdenziali per l’attività professionale svolta. 
Prima di decidere, ti consiglio di soppesare una serie di aspetti, così da scegliere in maniera consapevole in base ai tuoi obiettivi. Chiediti qual è il livello di rischio che sei disposto a sopportare unitamente all’orizzonte temporale che ti separa dal tuo pensionamento, la disponibilità economica che puoi destinare a questo fondo e infine il tenore di vita che ti aspetti (e che vuoi garantirti) per il futuro.

Devi sapere che il rendimento dell’investimento è correlato al livello di rischio che sei disposto ad accettare. 

Perciò, minore sarà il livello di rischio assunto, minori saranno i rendimenti nel tempo. 

Al contrario, livelli di rischio più alti portano a risultati di maggiore soddisfazione, ma anche ad una probabilità più alta di perdere parte di quanto investito. 

FondoSanità: i suoi comparti

FondoSanità propone tre comparti, caratterizzati da una combinazione tra rischio/rendimento, nello specifico: 

SCUDO (prevalentemente obbligazionario): indicato per chi è orientato verso investimenti a basso rischio. 

PROGRESSIONE (bilanciato): caratterizzato dall’equilibrio tra componente azionaria e obbligazionaria.    

ESPANSIONE (prevalentemente azionario): destinato a chi cerca maggiori rendimenti. 

Esiste l’opportunità di distribuire i versamenti tra i vari comparti: in ogni caso dopo un anno di permanenza è possibile effettuare gratuitamente il passaggio da un comparto all’altro. 

I comparti più rischiosi, di solito, non sono consigliati ai professionisti prossimi al pensionamento in quanto la loro priorità, in questo momento della vita, è quella di salvaguardare il proprio capitale.  Al contrario, possono rappresentare un’opportunità interessante per i più giovani. 

Chi prima inizia è a metà dell’opera!

Gli aderenti più giovani possono infatti beneficiare di maggiori vantaggi dalla previdenza integrativa, anche grazie al meccanismo della capitalizzazione. Una scelta rischiosa ma remunerativa, che si rivela efficace quando la pensione è lontana. 

Hai maturato i requisiti per fruire della pensione pubblica: cosa fare? 

In questo momento dovrai decidere se percepire la prestazione unicamente sotto forma di pensione complementare (rendita) o se percepirla in parte sotto forma di rendita (nella misura minima del 50% del montante finale accumulato) ed in parte sotto forma di capitale (nella misura massima del 50% del montante finale accumulato).  Infine potrai chiedere che la prestazione ti venga erogata unicamente sotto forma di capitale qualora, convertendo in rendita non meno del 70% del montante finale accumulato, la rendita medesima risulti inferiore al 50% dell’assegno sociale. 

Come già sostenuto molte volte, il pensionamento è un momento davvero importante per la vita di ogni lavoratore. Sta ad ognuno fi noi arrivarci con il giusto approccio e la giusta mentalità.

Io e il team di #MoneyDoc siamo a tua disposizione per effettuare una puntuale valutazione dalla tua posizione pensionistica e previdenziale.