GIOVANI MEDICI E TFR: COSA FARE?

Per un giovane medico, dipendente del Servizio Sanitario Nazionale, la possibilità di garantirsi una pensione adeguata diventa un’impresa ardua. Avrà infatti la possibilità di andare in pensione totalmente con il metodo contributivo, un sistema estremamente penalizzante rispetto al metodo retributivo. 

Alla luce di una pensione che si alleggerisce sempre di più, è fondamentale che il medico valuti la convenienza di aderire ad una forma pensionistica integrativa futura.  

In questo contesto, il TFR (trattamento di fine rapporto) può rappresentare una delle fonti più significative per andare a finanziare i suddetti fondi pensione. Il peso del TFR assume infatti un ruolo rilevante, in quanto la misura del trattamento di fine rapporto è pari al 6,91% della retribuzione lorda del medico.

In pratica, possiamo quantificare il suo valore in una mensilità aggiuntiva.

Come deve comportarsi il medico di prima occupazione di fronte a questa situazione?

Innanzitutto dovrà scegliere se accantonare il TFR nella maniera classica, ossia facendolo confluire nel sistema pubblico ottenendo così la liquidazione al termine della cessazione del rapporto di lavoro pubblico, oppure potrà scegliere se destinarlo ai 2 Fondi pensione di categoria a cui i medici si possono iscrivere, Perseo Sirio e Fondo Sanità.

Il conferimento alle due forme pensionistiche complementari chiuse del TFR maturando avviene con cadenza annuale, secondo due differenti maniere: 

  • MODALITA’ TACITA

È in vigore l’importante principio del silenzio assenso. Se il medico non esprime alcuna volontà, a decorrere dal mese successivo alla scadenza dei 6 mesi previsti dall’assunzione, il datore di lavoro trasferisce il TFR maturando direttamente al fondo pensione di categoria Perseo Sirio. 

  • MODALITA’ ESPLICITA

Entro 6 mesi dalla data di prima occupazione, il medico può conferire l’intero importo del TFR maturando al fondo pensione di categoria Perseo Sirio. In alternativa può decidere di mantenere il TFR presso l’amministrazione pubblica, consapevole del fatto che tale scelta potrà essere successivamente revocata.  

Per tutto il personale assunto dopo il 01 Gennaio 2019, la modalità di adesione al fondo Perseo Sirio risulta essere più snella grazie al meccanismo del silenzio assenso. 

Cosa accade nello specifico?

Al momento dell’assunzione, il medico riceve dalla propria amministrazione un’informativa dettagliata riguardo l’esistenza del fondo Perseo Sirio.

Attraverso questo documento viene specificata la possibilità di iscrizione anche mediante il sistema del silenzio- assenso.  

Nei 6 mesi successivi all’assunzione, il medico può iscriversi espressamente o dichiarare che non è interessato. Qualora non esercitasse alcuna opzione, allo scadere dei 6 mesi, si ritroverà comunque iscritto in virtù di quanto sopra specificato.

A questo punto il fondo di categoria al quale si ha aderito invierà una seconda informativa contenente tutte le informazioni sull’avvenuta iscrizione e sulla possibilità di esercitare il diritto di recesso entro un mese.  L’iscrizione, quindi, si perfeziona solo dopo che è trascorso questo ulteriore periodo, senza che si sia manifestata alcuna volontà. In sostanza, per aderire al fondo pensione di categoria devono trascorrere 7 mesi.

Per questo motivo, è fondamentale che ogni giovane medico neo assunto comprenda quanto il meccanismo del silenzio assenso sia delicato e importante, per il proprio futuro pensionistico.  

Sappiamo tutti che i primi mesi di lavoro, soprattutto per un medico al primo impiego, potrebbero essere molto frenetici.

Il medico potrebbe, per dimenticanza, tralasciare alcune importanti incombenze burocratiche per esempio non rispondendo nei tempi previsti dalla legge.  

E, se non voluta, l’adesione al fondo Perseo- Sirio ha conseguenze importanti per due motivi:  

  • L’ADESIONE È IRREVOCABILE

Non potendo più tornare indietro, tutto questo potrebbe essere molto frustante per il giovane medico che non ha compiuto una scelta consapevole. Se incentrerà la sua carriera di medico totalmente nel SSN per 40 anni, il suo TFR confluirà all’interno del fondo pensione raggiungendo cifre considerevoli. 

  • È NECESSARIA UNA PROPRIA CONTRIBUZIONE PERSONALE

Se si destina il TFR all’interno del fondo complementare Perseo Sirio si deve versare una % di contribuzione obbligatoria, ovvero l’1% della retribuzione annua, oppure aggiungere una contribuzione aggiuntiva a propria scelta.  L’amministrazione dell’azienda sanitaria provvederà automaticamente a versare al fondo pensione un altro 1% a suo carico.  

È importante che ogni giovane medico, dipendente del Servizio Sanitario Nazionale, affronti in maniera oculata e consapevole il tema della destinazione del proprio TFR.  È una scelta semplice ma molto utile.

Avere la possibilità di integrare il proprio futuro assegno pensionistico INPS permette ad ogni medico di garantirsi un tenore di vita adeguato alle proprie attese e consente un’aspettativa di vita sempre più lunga.