Essere un buon leader è importante in ogni ambito della vita, in famiglia, tra gli amici come anche in azienda. Cambiano i contesti ma le dinamiche sono sempre le stesse.
Se sei un medico la capacità di leadership diventa una necessità. Ogni medico esce dalla specializzazione quasi all’oscuro su cosa serve per essere un buon leader medico.
Osservando le statistiche nazionali si nota che gli ospedali gestiti da responsabili di struttura complessa con una buona dose di leadership sono quelli gestiti meglio, hanno un servizio clienti migliore e sono più redditizi.
Dal lato medico i casi di burnout sempre più frequenti inducono a capirne le cause.
Tra queste le più importanti sono quelle relative a medici che non si sentono apprezzati, che pensano di non ottenere ciò di cui hanno bisogno per prendersi cura dei loro pazienti.
In questa sede ho individuato quattro caratteristiche che ogni medico può migliorare per potenziare il suo ruolo di leadership:
- AUMENTARE LE COMPETENZE PER MIGLIORARE LA CREDIBILITÀ’
- AIUTARE LE PERSONE AD ECCELLERE
- AFFRONTARE MOMENTI DI CRISI
- GESTIRE UN TEAM
AUMENTARE LE COMPETENZE:
Può sembrare scontato visto che ogni medico fa della formazione e della crescita professionale un mantra.
Ma la competenza del medico è importante per stabilire la credibilità che può incidere sulla tua capacità di influenza.
Nessun tuo collega ti prenderà sul serio come dirigente medico se non sei un buon medico.
Devi essere bravo nel tuo mestiere base se vuoi assumere il ruolo di guida.
AIUTARE LE PERSONE AD ECCELLERE:
La leadership è influenza e indipendentemente dal tuo ruolo puoi essere un leader per qualcuno.
Se sei un medico specializzando puoi essere una guida per i tuoi coetanei e anche per il personale infermieristico.
Il modo è semplice cercando di aiutare altri a fare meglio il proprio lavoro.
Dall’altro lato il dirigente medico di struttura complessa deve avere come figura i requisiti da leader.
Diciamocelo molto chiaramente: molti tuoi colleghi dirigenti di struttura complessa non sono orientati alla leadership in senso formale.
Una delle cose che penso sia davvero utile per chi riveste questo ruolo è imparare a capire di cosa i medici della struttura hanno bisogno.
E questo inizia semplicemente facendo loro alcune domande:
Cosa ci aiuterebbe per rendere meno difficile il nostro lavoro? Qual è il più grande problema che stiamo avendo in reparto e per il quale potrei fare qualcosa?
AFFRONTARE MOMENTI DI CRISI:
Con momenti di crisi intendo quelli inerenti la sfera professionale tralasciando tutti gli aspetti privati.
Ogni medico è abituato a gestire complessità, da un intervento chirurgico straordinariamente complesso, alla morte di un paziente per negligenza, fino alla richiesta di risarcimento danni per responsabilità professionale medica a cui si possono aggiungere cause civili e penali.
Problemi minori possono riguardare scarsità del personale, operare in strutture ospedaliere senza la presenza di un reparto di rianimazione adeguato.
E poi quando vedi tuoi colleghi che senza merito hanno assunto ruoli apicali solo perché legati a quella corrente politica a cui tu non hai voluto sottostare.
Sono tutte problematiche che possono condurti a una vera crisi lavorativa.
Allora quali suggerimenti per affrontare questi momenti di crisi?
- Non entrare in panico, stai calmo, il primo impulso che devi controllare è il tuo;
- Concentrati sui grandi problemi chiave, non lasciare che l’urgente annulli l’importante. Cerca di rispondere a queste domande: come ti prenderai cura dei tuoi pazienti in sicurezza? Ci sono cose che si potrebbero fare in maniera diversa?
- Comunica in maniera efficace con il tuo team: nei limiti del possibile cerca di renderli partecipi dei problemi lavorando insieme in ogni momento;
GESTIRE UN TEAM:
Un’equipe medica eccellente è quella composta da soggetti che hanno capacità e orientamenti differenti e un direttore in grado di prendere il meglio da ognuno.
Un bravo direttore deve avere il coraggio di dare indicazioni e ordini se necessario.
Deve agire in fretta, adattarsi, reagire e poi deve dare l’esempio.
Non essere troppo diretti, lasciare liberi le potenzialità di ogni medico del team ma soprattutto delegare senza oneri e onori.
Fondamentali anche gli aspetti organizzativi: cosa, quando e come delegare.
Molti medici scelgono di non ricoprire ruoli di leadership perché si sentono non qualificati o impreparati.
La leadership è prima di tutto eccellere nel proprio lavoro e poi aiutare altri medici e personale infermieristico a fare lo stesso.
La cosa bella è che la leadership si può costruire, rafforzare, in una sola parola imparare.