LA CREAZIONE DI UNO STUDIO MEDICO: PERCHÈ UN BUSINESS PLAN E’ IMPORTANTE

Ci sono dei dati pubblicati dell’Anaao Assomed, il sindacato dei medici e dirigenti del SSN, che meritano di essere analizzati e su cui ho iniziato a fare alcune riflessioni. 

Dal 2010 al 2018 il personale del SSN si è ridotto di 40.000 unità. Solo nel 2019 le uscite dal SSN sono state oltre 9.000 unità. 

Non mi è difficile pensare che la maggioranza dei medici che lasciano la struttura pubblica iniziano a maturare l’idea di avviare uno studio privato dove mettere a frutto le professionalità acquisite. 

Indipendenza, autonomia, meno stress sono le leve che muovono i medici verso la libera professione che rappresenta una vera e propria iniziativa imprenditoriale. 

Il primo consiglio per ogni medico che decida di fare questa scelta è quello di redigere un business plan. 

E’ importante per il medico perché lo porta a riflettere sui propri pensieri e sui vari aspetti che riguardano la partenza di uno studio professionale: 

  • modello di business
  • posizionamento
  • simulazione almeno triennale dei costi e ricavi

So bene quanto per un medico focalizzato esclusivamente sull’aspetto tecnico della professione questi termini siano poco familiari, ma la stesura del business plan consente al medico di ridurre i rischi e gli imprevisti futuri. Inoltre un piano ben strutturato consente con maggiore facilità di accedere al credito bancario se necessario. 

  1. IDENTIFICA IL TUO MODELLO DI BUSINESS 

Questo consente al medico imprenditore di capire se le sue idee possono concretizzarsi e come la nuova attività si inserisce nel mercato esistente.

  • Quale prodotto o servizio vuol fornire lo studio professionale? 
  • E’ un modello di business nuovo o posso utilizzare come riferimento altri medici? 
  • Esperienze simili hanno avuto successo e che tipo di ostacoli hanno incontrato? 

Un medico chirurgo specializzato in ginecologia ed ostetricia deve capire se svolgere solo la normale attività di base ginecologica oppure considerare l’universo donna nel suo complesso, dando anche riposte per la mammografia che potrebbe fare da solo o utilizzare un medico specializzato solo in questo. 

Capire se guadagnare solo dalla propria professionalità o anche da quella di altri colleghi è un passo importante. 

Se il medico è proprietario anche dell’unità immobiliare e gli spazi lo consentono, potrebbe affittare questi ad un collega con la stessa specializzazione o con diversa specializzazione in modo da farlo diventare un vero centro ambulatoriale. 

  1. POSIZIONAMENTO NEL MERCATO

Non sei l’unico medico nel mercato e dovrai confrontarti con altri medici. Ecco alcune delle principali domande che ti dovrai fare : 

  • Qual’è  l’elemento differenziante dello studio rispetto a quello dei medici concorrenti ? 
  • Quali servizi o prodotti possono essere venduti ? 
  • Qual è il numero realistico di clienti che possono essere assistiti ? 
  • A quale prezzo offro i miei servizi rispetto alla concorrenza ? 

Per rispondere a queste domande dovrai fare una rapida analisi demografica dei pazienti che servirà la nuova attività. Continuando sull’esempio del medico ginecologo, capire quante donne di età compresa tra i 18 e 65 anni sono presenti nella regione può essere importante per capire il flusso di donne che annualmente potrei visitare. 

  1. SIMULAZIONE DI COSTI E RICAVI

E’ legata al tipo di servizi forniti. In genere consiglio di fare simulazioni almeno su 3 anni, meglio su 5 anni. 

Arredare lo studio, ma soprattutto acquistare i dispositivi medici tecnologicamente all’avanguardia può essere molto dispendioso economicamente. Posso decidere di 

  • prenderli in affitto e pagare semplicemente un canone di locazione 
  • comprarli pagandoli direttamente
  • accedendo a forme di finanziamento

Il costo del personale può essere un’altra voce dei costi rilevante.

Dalla semplice segretaria che mi compila l’agenda settimanale o che accoglie i clienti alla reception. Ma la gestione di un dipendente è costosa visto che alla retribuzione annua lorda si devono aggiungere i contributi Inail,Inps e il Tfr. 

Se si sommano tutte queste voci emerge una grande differenza tra il netto percepito dal dipendente e il costo aziendale della risorsa. In questa sede ti basterà capire che un dipendente può arrivare a costare il doppio rispetto alla sua retribuzione netta annua. 

Anche i costi per la gestione amministrativa e fiscale possono essere rilevanti. E’ difficile trovare commercialisti specializzati esclusivamente per la categoria dei medici. Se non riesci a trovare professionisti che ti soddisfino appieno poi sempre utilizzare dei commercialisti on line, ormai la tecnologia ti consente di fare anche questo. 

L’analisi della parte ricavi ti potrebbe essere più familiare visto che conosci bene i servizi e il relativo costo che puoi applicare. Ti basterà simulare quanti pazienti riesci a vedere ogni settimana, mese ed anno per capire quanto potresti incassare. Se vuoi massimizzare gli incassi devi scalare la tua attività, poter guadagnare anche se non entri direttamente nel servizio. 

Se sei un chirurgo urologo e fai interventi in laparoscopia di prostatectomia radicale, potresti fornire un servizio fisioterapico riabilitativo per i mesi successivi all’intervento. 

In questo caso il fisioterapista potrebbe retrocederti parte degli incassi conseguiti. 

Può essere utile simulare un successo medio dell’attività imprenditoriale ma anche guardare varianti migliori o inferiori alla media. 

Ti consiglio anche di esaminare uno scenario particolarmente negativo in cui non sei in grado di esercitare la tua attività (Il Covid ne è stato un esempio lampante) e vedere come potresti essere in grado di mitigare e superare eventi imprevisti. 

Pazienza e buona programmazione sono importanti per imporre sul mercato il proprio studio professionale

Raramente uno studio diventa subito redditizio. 

Anche se hai le risorse per finanziare il progetto, un business plan redatto efficacemente, ti illustrerà quando l’investimento inizia ad essere redditizio e l’entità di tale ritorno.